Quando si installa un impianto fotovoltaico, una delle decisioni più importanti è il tipo di collegamento tra i pannelli. Il collegamento pannelli fotovoltaici in serie è una delle configurazioni più utilizzate per impianti residenziali. In questa guida scoprirai cos’è, come funziona e quando conviene usarlo.
✅ Punti chiave:
- Il collegamento in serie unisce i pannelli fotovoltaici in sequenza, sommando la tensione ma mantenendo invariata la corrente.
- È ideale per impianti uniformemente esposti al sole, senza ombreggiamenti e con pannelli dello stesso tipo.
- Consente di semplificare l’installazione e sfruttare meglio l’inverter, purché la tensione rientri nel range operativo.
- Un pannello difettoso o ombreggiato può influenzare negativamente tutta la stringa.
- In presenza di tetti complessi o ombra parziale, può essere preferibile l’uso di ottimizzatori o microinverter.
- Il collegamento in serie deve essere compatibile con l’inverter fotovoltaico per garantire l’efficienza dell’impianto.
Indice dei contenuti
- Cos’è il collegamento in serie dei pannelli fotovoltaici?
- Quali sono i metodi di collegamento dei pannelli fotovoltaici?
- Collegamento pannelli fotovoltaici in serie: come funziona?
- Collegamento fotovoltaico e inverter: compatibilità
- Differenze tra collegamento in serie e microinverter
- Quando scegliere il collegamento in serie?
- Homedeal ti aiuta a trovare il professionista giusto
- Domande frequenti
Cos’è il collegamento in serie dei pannelli fotovoltaici?
Il collegamento in serie avviene quando i pannelli vengono connessi uno dopo l’altro, unendo il polo positivo di un pannello al polo negativo del successivo. In questo modo, la tensione elettrica si somma tra i pannelli, mentre la corrente rimane invariata.
Esempio pratico:
- 4 pannelli da 40 V → Tensione totale: 160 V
- Corrente: uguale a quella di un singolo pannello (es. 10 A)
È come collegare più batterie una dopo l’altra per ottenere un voltaggio più alto.
Quali sono i metodi di collegamento dei pannelli fotovoltaici?
Esistono tre modalità principali per collegare i pannelli:
- Collegamento in serie: aumenta la tensione mantenendo costante la corrente.
- Collegamento in parallelo: mantiene la tensione costante e aumenta la corrente.
- Collegamento misto (serie + parallelo): combinazione delle due per ottimizzare l’impianto in base alle specifiche esigenze.
Ogni modalità ha vantaggi e svantaggi. La scelta dipende dal numero di pannelli, dall’inverter installato e dall’orientamento dell’impianto. l tipo di collegamento dipende spesso dalle dimensioni dei pannelli solari e dallo spazio disponibile sul tetto.
Collegamento pannelli fotovoltaici in serie: come funziona?
Nel collegamento in serie, i pannelli vengono connessi uno dopo l’altro, unendo il polo positivo del primo con il negativo del successivo, e così via. Questo schema è simile a quello delle vecchie luci natalizie: se un modulo non funziona correttamente, può compromettere la produzione dell’intera stringa.
Vantaggi principali:
- Aumento della tensione complessiva, ideale per inverter con soglia minima di attivazione.
- Installazione più semplice dal punto di vista del cablaggio.
Svantaggi:
- Sensibilità all’ombreggiamento: basta che un pannello sia in ombra per ridurre l’efficienza dell’intera stringa.
- Meno flessibilità in presenza di tetti non omogenei o con diverse inclinazioni.
Ideale per impianti con esposizione uniforme al sole e pannelli identici per marca e potenza.

Collegamento fotovoltaico e inverter: compatibilità
Il collegamento dei pannelli deve essere studiato anche in funzione dell’inverter fotovoltaico. L’inverter ha infatti una finestra di tensione e corrente ben precisa: se superata o non raggiunta, l’impianto non produce correttamente.
Per esempio:
- Un inverter che funziona da 150V a 450V non potrà attivarsi se il collegamento in serie genera solo 120V.
- Al contrario, una tensione troppo elevata può danneggiare l’inverter.
Verifica sempre la scheda tecnica dell’inverter prima di definire il tipo di collegamento. Per immagazzinare correttamente l’energia prodotta, è importante che i pannelli collegati alimentino una batteria di accumulo fotovoltaico compatibile.
Differenze tra collegamento in serie e microinverter
Molti utenti confondono il collegamento in serie con l’uso dei microinverter. Ecco le principali differenze:
Aspetto | Collegamento in serie | Microinverter |
---|---|---|
Collegamento | Tutti i pannelli collegati in catena | Ogni pannello ha un inverter dedicato |
Tolleranza ombreggiamento | Bassa | Alta |
Efficienza globale | Dipende dal pannello più debole | Ogni pannello lavora in modo indipendente |
Costo iniziale | Più economico | Più costoso |
Manutenzione | Centralizzata | Decentralizzata |
Una cattiva configurazione può compromettere l’efficienza dell’inverter fotovoltaico, causando dispersioni o malfunzionamenti.
Quando scegliere il collegamento in serie?
Il collegamento in serie è particolarmente adatto a impianti residenziali di piccole/medie dimensioni con tetti omogenei e ben esposti. È ideale se:
- Tutti i pannelli sono installati con la stessa inclinazione e orientamento.
- L’impianto è libero da ombreggiamenti (alberi, camini, palazzi vicini).
- Si utilizza un inverter centralizzato o uno string inverter con un range di tensione ben definito.
Attenzione: se anche un solo pannello è parzialmente coperto o malfunzionante, l’intera stringa ne risente. In questi casi, si può considerare l’utilizzo di ottimizzatori o microinverter. Soprattutto su tetti piani, la distanza e l’inclinazione dei pannelli devono essere attentamente calcolate per garantire una connessione efficace.
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Domande frequenti
Spesso è consigliato un collegamento misto o l’uso di microinverter per gestire ogni pannello in modo indipendente.
Sì, ma comporta costi aggiuntivi e deve essere eseguito da un elettricista qualificato.
Molto. Un collegamento inadeguato può ridurre la produzione anche del 20-30%.